Sebastiano Balbo, a piccole dosi. Arte, etica e mercato. Una mostra, una performance e (forse) una rivoluzione. Un progetto di Sebastiano Balbo a cura di Willy Montini. Sabato 21 ottobre, a partire dalle ore 17, si inaugura, alla TD Art Gallery di via XX settembre 96 a Crema, la mostra personale “Sebastiano Balbo, a piccole dosi”. L’evento, aperto al pubblico negli spazi della rinnovata TD Art Gallery, sarà eccezionalmente trasmesso in diretta televisiva da ARTENETWORK Orler sui canali nazionali DTT 123 e 166 e in streaming web Tv sul canale www.artenetwork.it. La presentazione della serata è affidata al curatore del progetto Willy Montini. Da A.A. V.V., Treccani. Dizionario della Lingua Italiana, Treccani, 2017: dose /'dɔze/ s. f. [dal gr. dósis, propr. "il dare", dal tema di dídōmi "dare"]. - 1. [esatta quantità di una sostanza che, da sola o con altre, serve a un determinato uso: sbagliare la d.; diminuire le d.] ≈ porzione, razione. 2. (estens.) [in senso generico, grandezza misurabile, anche fig.: una buona d. di coraggio] ≈ quantità. ▲ Locuz. prep.: a piccole dosi ≈ a poco a poco, poco per volta. 3. [quantità minima di stupefacente: vendere una d.] ≈ (gerg.) bag. ↑ overdose. ‖ droga.

“In un naufragio ci si aggrappa a un relitto per salvarsi. Anche le opere d’arte sono relitti”. Constantin Brancusi, “Aforismi”
Assumere una medicina al di sotto della sua dose minima significherebbe non avere nessun effetto, mentre assumerla al di sopra della sua dose massima porterebbe ad avere effetti collaterali e tossici. Così pure, assumere, creare, produrre, vendere, scegliere, volere e persino comprare un’opera d’arte nella giusta dose significa, secondo l’artista torinese Sebastiano Balbo, fare l’unica scelta possibile. Una scelta etica e soddisfacente. Balbo, già autore delle ESTROMISSIONI, opere fatte di sole cornici, delle RIANIMAZIONI, opere fatte utilizzando i lavori di altri artisti e delle RINUNCE, opere dettate dal fastidio dell’autore nei confronti dell’eccesso di arte disponibile sul mercato, propone un progettoopera di portata, oltre che, solo apparentemente, provocatoria, potenzialmente rivoluzionaria. Sebastiano Balbo ha acquistato, di tasca propria, un importante lavoro di Damien Hirst, il celebre artista inglese, fra i più quotati artisti viventi: un multiplo Lambda Print a 300 esemplari, firmato in originale dall’autore, intitolato Lysergic Acid Diethlymide (LSD). E poi lo ha distrutto. Ha realizzato, con i 143 pezzi in cui ha tagliuzzato il lavoro di Hirst, altrettante proprie opere, tutte diverse, che ha intitolato “Dosi”. E ha poi convinto i galleristi, Roberto Dominelli e Ivan Todaro, Alessandro Ligabue mente della Bluwire nota azienda del settore tecnologico, un imprenditore, mercante d’arte da generazioni, Stefano Orler e un esperto d’arte, volto noto al pubblico televisivo degli appassionati, Willy Montini, ad essere suoi complici nel progetto di “spacciare” arte in maniera nuova. Puntando tutto sulla trasparenza, chiedendo a tutti i coinvolti soltanto chiarezza e verità. Sebastiano Balbo si propone e propone un’opera d’arte che sia tanto nell’oggetto, in ciò che vediamo, tocchiamo, vendiamo o compriamo, ma anche in ciò che possiamo solo sentire. Per lui, e vuole coinvolgere in questo tutti gli attori della filiera dell’arte contemporanea, tutti noi e voi, conta (uso le sue stesse parole) documentare esattamente i prezzi, conta liberarsi di automatismi e furberie di lungo corso, di regole stabilite. Conta fidarsi e dare fiducia. Conta essere rivoluzione. “L’arte può essere un gioco, ma è un gioco serio.” Caspar David Friedrich, da “Scritti sull’arte”.
INAUGURAZIONE: sabato 21 ottobre alle ore 17.
Durata: dal 21 ottobre al 8 novembre.
Sede: TD Art Gallery, via XX Settembre, 96 CREMA (CR).
Orari: dalle 10 – 12 / 15,30 – 19,30 Chiuso: Lunedì